Omofobia

omofobia carderiIl 17 maggio ricorre la Giornata internazionale, promossa dall’Unione europea, contro l’omofobia e la transfobia: la paura e l’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità e delle persone gaylesbichebisessuali e transessuali (LGBT), basata sul pregiudizio e favorente la messa in atto di comportamenti discriminatori (offese verbali, fino a vere e proprie minacce o aggressioni fisiche) che negano e rifiutano l’omosessualità come esito alternativo e naturale dello sviluppo psicosessuale umano. Atteggiamento, questo, che contrasta con i dettami della nostra Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali della Ue.

La necessità di una tale ricorrenza atta a sensibilizzare, prevenire e contrastare il fenomeno dell’omofobia e della transfobia ci rimanda come, nonostante siano passati 23 anni dalla cancellazione dell’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità, ancora oggi nell’immaginario di molti essa sia vista come una malattia, una perversione e un’aberrazione.

È triste constatare come le credenze negative nei confronti dell’omosessualità siano talmente radicate che oggi giorno si ravvisa ancora la necessità di una campagna di sensibilizzazione contro il fuorviante senso comune che l’omosessualità è una situazione anormale, non conforme alla propria appartenenza di genere e non equivalente alla norma eterosessuale.

L’iniziativa dell’Ue richiama la nostra attenzione sul dovere di tutti noi cittadini di contribuire alla diffusione e alla valorizzazione di una cultura del rispetto, dell’inclusione e della valorizzazione di ogni tipo di differenza e del rispetto del diritto di ogni individuo alla realizzazione della propria personalità e identità sessuale.

 

 dr.ssa Anna Carderi