Il desiderio consta di fantasie sull’attività sessuale e nel desiderio di praticare tale attività.
È qualcosa che nasce spontaneamente e come tale manca di intenzionalità.
Ad accenderlo sono immagini, profumi, sensazioni, comportamenti, suoni, gesti, atmosfere e bisogni. Certo è, che esso risiede anche nella capacità della persona di abbandonarsi alle sensazioni, alle emozioni e al disequilibrio che esso innesca.
Il desiderio produce e viene alimentato da rappresentazioni mentali costituenti le fantasie sessuali proprie di ogni individuo, maschio o femmina che sia. Tant’è che l’assenza o la carenza di queste fantasie è una delle manifestazioni del disturbo del desiderio ipoattivo.
Sono proprio le fantasie erotiche, al pari della stimolazione delle zone erogene (capezzoli genitali, volto, labbra …) e di tutto il corollario facente parte dei preliminari, a provocare l’eccitazione necessaria a stimolare nell’uomo una erezione tale da consentire la penetrazione e a predisporre la donna all’amplesso rendendola più ricettiva.
Indubbiamente tra il desiderio maschile e quello femminile intercorrono delle differenze.
Complici i più bassi livelli di testosterone, il desiderio sessuale sembra essere meno intenso e costante nella donna che nell’uomo. Inoltre in quest’ultimo è meno sensibile agli effetti di fattori relazionali, sociali e dipendenti dalla situazione.
Il desiderio maschile è catalizzato dagli atti del rapporto sessuale (toccarsi e baciarsi vicendevolmente) e dal piacere, proprio e del partner. Inoltre, gli uomini fanno ricorso molto più frequentemente delle donne all’utilizzo di fantasie erotiche “forti”. Le scene più ricorrenti hanno come protagonisti il rapporto orale e quello anale, rapporti sessuali vissuti in precedenza, l’essere oggetto dei desideri o del piacere sessuale da parte di una o più donne, avere un rapporto con un’amante immaginaria, frame di un film erotico, rapporti sessuali tra donne o di gruppo, una donna che si masturba o si esibisce spogliandosi davanti a lui.
Nei maschi le fantasie sessuali sono presenti anche fuori della attività sessuale e sono maggiormente indotte da stimoli esterni e di tipo visivo (scene di sesso, spogliarelli, indumenti intimi) e quindi sono anche più frequenti. Esse inoltre sono estremamente esplicite e rapide e strettamente ancorate alle caratteristiche sessuali e ai genitali del partner.
Per contro quello femminile è più mentale. È maggiormente sensibile a suoni, profumi e atmosfere. Il desiderio sessuale femminile è, per così dire, più “romantico” e a farla da padrone è l’affettività. Esso, più che dalle sensazioni fisiche, è innescato e alimentato dai sentimenti, dall’impegno, dall’amore, dall’unione emotiva e dal significato attribuito all’esperienza, dagli sguardi e dai gesti, dall’atteggiamento complessivo del partner e dall’armonia coniugale.
È tutto ciò che concorre a rendere attraente e quindi desiderabile il partner.
Ciò non toglie che anche la donna possa avere fantasie più carnali in cui immagina di avere rapporti sessuali in pubblico o in luoghi insoliti e/o con uno sconosciuto o un’altra donna, essere presa contro la propria volontà, fare sesso di gruppo, essere lei a dominare l’uomo nel rapporto, essere lei la padrona e lui lo schiavo.
Quindi, in entrambi i sessi, per una sorta di legge della reattanza, ciò che è proibito e che conseguentemente non si può fare nella realtà, diviene più appetibile e quindi esaltante il desiderio.
E poi …
Non dimentichiamoci che erogeno è tutto ciò che fa nascere il desiderio.
Quindi, oltre agli stimoli mentali ad attivarlo e alimentarlo sono pure gli stimoli fisici. Le zone erogene per eccellenza sono il viso, i capezzoli e i genitali. All’interno di questo raggruppamento ne esiste tutta una gamma più strettamente soggettiva come, ad esempio, le spalle, i palmi delle mani, la schiena per lui, il collo, le orecchie, i fianchi per lei. Accarezzare, baciare e massaggiare tali zone sollecita tutto il corpo e, aumentando il desiderio, produce piacere.
Certamente le fantasie e i preliminari sono una grande risorsa personale e di coppia in grado di stimolare e favorire l’attività sessuale amplificando il desiderio e inibendo i nostri freni.
Per contro la mancanza di quanto sopra elencato insieme alle scarse abilità sessuali del partner, rappresentano alcuni dei potenziali fattori in grado di inficiare il desiderio sessuale femminile.
Infine, comunicare all’altro ciò che ci piace e che eroticamente ci stimola, aumenta l’intesa sessuale e rendere maggiormente appagante il rapporto stesso.
dr.ssa Anna Carderi