Le disfunzioni sessuali

Più di qualunque altra disfunzione quella sessuale è un disagio che influenza in vario modo la vita del soggetto che presenta tale problematica. Essa agisce negativamente sulle relazioni sociali, e sulla qualità della vita in generale provocando spesso depressione, ansia e perdita dell’autostima (Hafez, 2005; Lombardo, 2004; Levine, 2000; Rhoden, 2003; Sehgal, 2003; Steggal 2002; Zhang 2002; Sadovsky 2000).

Il sintomo sessuale può mettere in crisi diverse aree della vita di un individuo:

  • identità personale: il paziente dichiara di non sentirsi più un vero/a uomo/donna;
  • autostima: il paziente dichiara di non valere come persona.

La condizione maschile, ad esempio, tende ad organizzare la propria autostima sulla risposta erettiva, vissuta come sintomo di virilità, e sulla performance vissuta come conferma (Padrini, 2001).

  • coppia: il paziente sente o pensa di non avere il rispetto del partner, ne teme l’ira, i rimproveri, ha timore di perderlo;
  • famiglia di origine: il paziente teme che possa essere stata informata del problema;
  • inadeguatezza sociale: il paziente ha paura che gli altri possano sapere.

Come la sessualità può influenzare tali aree è anche vero che tali aree riguardanti le relazioni, la vita affettiva, unite ai fattori biologici e agli stili di vita sono in grado di influenzare la risposta sessuale (Carderi, 2010).

Conseguentemente la natura psicosomatica/somatopsichica del disturbo – in cui interagiscono, a più livelli, fattori organici, psichici e relazionali, sia nella manifestazione clinica sia nell’eziopatogenesi – dovrebbe orientare gli esperti e il paziente verso un trattamento integrato, prendendo in considerazione l’eziologia multicausale e focalizzando l’attenzione sulla coppia, in modo da porre al centro dell’intervento il binomio individuo-sistema.