Sessualità e ipnosi

sessualità e ipnosiPrima di addentrarci nel merito dell’ipnosi vi invito a resettare la mente rispetto al fuorviante immaginario fatto di perdita del controllo di sé, assoggettamenti, manipolazioni e circuizioni varie che i media ci hanno da sempre propinato rispetto a questa tecnica.

Lungi dall’essere uno strumento per far perdere il controllo di sé esso consente di accedere con maggior facilità alle risorse della persona e potenziarle in modo che possa trovare nuove soluzioni a vecchi problemi e raggiungere così gli obiettivi prefissati.

Lo stato di trance, in definitiva, semplifica l’apprendimento di nuove strategie e il mutamento di quelle disfunzionali in strategie più funzionali.

In sessuologia l’ipnosi è indicata nel trattamento di disturbi come il vaginismo e l’anorgasmia, l’eiaculazione precoce e ritardata, i disturbi del desiderio sessuale e i disturbi dell’erezione.

Consente una rapida esplorazione e identificazione dei conflitti sottostanti e dei problemi non risolti relativi a eventi passati.

Una delle applicazioni più frequenti dell’ipnosi al trattamento delle disfunzioni sessuali consiste nell’indurre la persona a immaginare ciò che sperimenterebbe se il suo problema non esistesse più.

Ancora, la visualizzazione di immagini positive di autoefficacia, di piacere e benessere (ipnosi positiva) promuove nella persona associazioni e cambiamenti in grado di rimuovere le immagini negative e disfattiste (autoipnosi negativa) i condizionamenti, le paure, l’ansia, lo stress o i conflitti relazionali inibenti la risposta sessuale della persona.

Queste tecniche forniscono la persona di un senso di autocontrollo che facilita la gestione e l’utilizzazione positiva di risposte emozionali negative. Incrementano il senso di auto efficacia e confidenza e rinforzano le sensazioni positive connesse a precedenti relazioni sessuali soddisfacenti. Infine aiutano a focalizzare l’attenzione incrementando la consapevolezza sensoriale così da facilitare e aumentare l’eccitazione sessuale e il piacere.

Tutto ciò consente di migliorare la capacità di risolvere i problemi legati alla prestazione inducendo nella persona un cambiamento più adattivo.

Addentriamoci ora nello specifico descrivendo a grandi linee come funziona l’ipnoterapia nel trattamento ad esempio del vaginismo.

Tale disturbo si manifesta con uno spasmo involontario dei muscoli della vagina tale da rendere impossibile la penetrazione di qualsiasi oggetto compreso il pene. Per rimuovere la paura del dolore e i possibili sensi di colpa relativi all’esperienza sessuale che spesso si accompagnano a tale disturbo, oltre alle tecniche di rilassamento e a quelle mansionali proprie della terapia sessuologica (Esercizi di Kegel, esplorazione dei genitali, ecc) risulta utile contrapporre all’immagine negativa della contrazione vaginale immagini mentali propositive dei muscoli dell’area pelvica e della vagina assimilandoli ad esempio a degli elastici che si distendono o allo sbocciare e quindi aprirsi di una rosa.

Altresì, si può chiede direttamente alla donna come immagina questa tensione e da ciò che emerge dalla descrizione (es. un nodo) costruire una visualizzazione ad hoc che consenta di modificare quella preesistente.

In questi soggetti, mediante l’ipnosi, si ottengono risultati veramente incoraggianti e una altissima percentuale di successi.

 dr. Anna Carderi