Anorgasmia: la privazione del piacere erotico-sessuale.

anorgasmiaL’orgasmo rappresenta il massimo grado dell’espressione del piacere erotico-sessuale.

Eppure il 14,5% delle donne nonostante  una sufficiente stimolazione sessuale e l’eccitamento non ci arriva mai con conseguente distress e disagio interpersonale.!!!

Vediamo perché!  

In assenza di patologie organiche, in molti casi questo problema è legato alla difficoltà di abbandono da parte della donna, che tende invece a mantenere un costante controllo su quanto sta avvenendo, sulle proprie reazioni emotive, sulle sensazioni che avverte, e così via, che le impedisce di abbandonarsi al flusso delle sensazioni. Se l’autocontrollo è molto marcato, l’impossibilità di provare piacere è presente anche durante le pratiche autoerotiche e frequentemente si accompagna all’inibizione dell’immaginario erotico.

Altri fattori che possono dare origine a questa condizione sono l’ambivalenza verso la relazione di coppia, la paura di essere abbandonata o di affermare la propria indipendenza, un senso di colpa nei confronti della sessualità, l’ostilità nei confronti del partner o trascuratezza da parte del partner, nascita di un figlio, paure e pregiudizi, sono tutte condizioni che possono svolgere un ruolo fondamentale nel determinare il “supercontrollo” involontario del riflesso orgasmico.

L’incapacità di provare l’orgasmo può essere fatta risalire a ignoranza sulla sessualità, al timore di un sentimento di completezza ritenuto colpevole, a paure e a pregiudizi, e, in alcuni casi, a motivazioni connesse ad avvenimenti specifici, quali la nascita di un figlio o l’uso di metodiche contraccettive.

Alle volte, invece, tale disturbo, spesso si sposa e collude col sintomo sessuale del proprio partner.  Non è raro, infatti, osservare donne “frigide” sposate a uomini con eiaculazione precoce o di scarsa virilità, o a uomini di solito remissivi e fedeli, scelti “su misura”. In questi casi l’anorgasmia può essere letta come espressione di una nevrosi a due in cui entrambi colludo al mantenimento del disturbo come unico modo per cementare l’unione e la relazione affettiva presente.

Il Disturbo può compromettere l’immagine corporea, l’autostima. Esso, infatti, per alcune donne, rappresenta una ferità alla propria identità sessuale.

Inoltre può compromettere la soddisfazione nelle relazione stessa con il rischio che si deteriori. Infatti, il raggiungimento dell’orgasmo da parte della propria donna è per l’uomo il metro con cui conferma la propria seduttività e la propria capacità di soddisfare l’altro in quanto si sente responsabile e unico artefice dell’orgasmo femminile.

Chi soffre di disturbo dell’orgasmo ha uno stile relazionale focalizzato sul dare piacere all’altro.

Il disturbo dell’orgasmo può essere dovuto a un pregresso disturbo del desiderio e di eccitazione.

Importanza nella nascita del disturbo gioca anche la componente simbolica con cui viene investito l’atto della penetrazione.

… Il trattamento..

La terapia dell’elezione è quella sessuale che consiste nell’insegnare alla paziente, attraverso esperienze sessuali prescritte, a focalizzare la sua attenzione sulle sue sensazioni premonitorie associate all’orgasmo.

Tramite la psicoterapia, inoltre, si cerca di promuovere la presa di coscienza e la risoluzione dei condizionamenti all’origine dell’anorgasmia.

dr.ssa Anna Carderi