Nel devotismo, sessualità e disabilità non solo sono congiunte, ma anzi è la disabilità a diventare il punto centrale dell’investimento erotico.
L’interesse, quindi, è indirizzato esclusivamente verso la parte amputata o la disabilità o, come nell’abasophilia, per gli ausili come le carrozzine, i gessi, le protesi, etc., e solo raramente verso la persona e le sue qualità umane.
Nello specifico “Devotismo” è la traduzione culturale della categoria diagnostica “acrotomophilia,” di cui parla John Money negli anni ’80.
Ma chi è il devoto?
Il devoto è caratterizzato da ricorrenti e intensi impulsi, fantasie, o comportamenti sessuali che implicano ausili e menomazioni. Spesso è compromessa l’area sociale, lavorativa, o di altre aree importanti del funzionamento e la capacità di un’intimità emotiva e sessuale affettuosa e reciproca con un partner è generalmente compromessa o inesistente.
Questo tipo di parafilia si avvicina al feticismo, come pulsione sessuale diretta verso un oggetto inanimato.
Come nel feticismo, l’oggetto è indispensabile e imprescindibile per l’eccitamento e l’attività sessuale, che comunque tende ad evitare la relazione intima col partner. Le sue condotte sessuali sono ego sintoniche, ossia il soggetto ha un assoluto bisogno delle pratiche o fantasie sessuali e le giustifica come normali.
Nel caso specifico il devoto rende erotico non uno stivale ma gli ausili di cui il disabile si serve o per l’arto menomato.
Sono persone all’apparenza normalissime … in molti casi hanno una loro famiglia, hanno dei figli, una moglie che non presenta nessuna disabilità e che però girano su facebook, su internet, in cerca di una ragazza disabile.
Una ricerca questa che può assumere connotazioni di tipo ossessivo.
Molti, infatti, credono che la loro vita sarà completa solo se trovano una donna con una mano mancante, braccio, gambe, ecc. Le loro fissazioni, inoltre, possono essere molto specifiche come “una donna con il braccio destro mancante sotto il gomito” o “donna con due gambe mancanti “.
È questo livello di oggettivazione che indica la natura ossessiva della loro ricerca.
La ricerca della disabilità diventa così grande che domina la vita quotidiana di un individuo.
Molti devoti hanno ampie raccolte costituite in tanti anni di ricerca in librerie, negozi di video. Alcuni devoti per soddisfare il loro bisogno ripiegano sull’ES o chirurgia elettronica che consente di modificare elettronicamente immagini di persone non disabili, anche Vip, aggiungere loro una disabilità.
Parte di questa sete di vedere, sentire ed entrare in contatto con donne disabili aumenta col passare dei giorni e può assumere le caratteristiche di un vero e proprio bisogno, una sete che può essere saziata solamente con la ricerca e che in casi limiti può evolvere in una caccia al trofeo e sfociare nello stalking.
Inoltre i devoti per sedare la loro ossessione svolgono attività di volontariato o di lavoro dove il contatto con persone disabili è assicurato, per esempio, come protesisti, tecnici ortopedici e, eventualmente, come personali assistenti di cura; non a caso è proprio l’esercizio di assistenza sessuale ad aver messo in evidenza l’esistenza dei devotee.
Dr.ssa Anna Carderi