Eterosessuale, omosessuale o transessuale, fertile o sterile, cementata dall’amore o dall’odio, fugace o perenne, fedele o infedele … la coppia … è un archetipo onnipresente in tutti noi, compresi i singles, dove vive nelle fantasie del mondo intero o nella frammentazione della promiscuità.
Ciò che lega due persone è il pensare che l’altro è e sarà fonte di piacere.
Tale convinzione, unita alla disponibilità sessuale, a lungo termine aumenta la resilienza emozionale e determina la creazione di un legame di coppia stabile. Perché è con lui/lei, e solo con lui/lei che vogliamo crescere, realizzare il nostro progetto di vita e invecchiare insieme.
La coppia diventa così luogo di scambio di aiuto, di piacere e fonte di creatività e crescita personale.
Una coppia felice è una coppia in cui i due partner si scambiano e offrono vicendevolmente molte cose piacevoli e poche cose spiacevoli.
Quando la coppia esce dal compito seduttivo e entra nella stabilità del legame può accadere che si verifichi una censura rispetto all’erotismo per cui diventano difficili le libertà sessuali, la creatività, la seduzione erotica, il prendere l’iniziativa.
Inoltre, vivere la sessualità come dovere, come paura di perdere il rapporto, come rottura dell’armonia fisica, finisce per determinare un cattivo tono dell’umore e una serie di resistenze, evitamenti della vicinanza e anche dell’affettività. Si nutrono sentimenti difficili come la rabbia, l’aggressività verbale, le esplosioni di conflitti, contrasti che nascono dalla sensazione di non essere capiti e amati.
Seppur prevale il bisogno di unione, ci sentiamo confusi e in bilico tra la voglia di restare e quella di andare!
Tensioni, paure, riflessioni la fanno da padrone e ciò che prima era certo, come la voglia e il desiderio di stare insieme, adesso diventa incerto.
Nascono così i primi conflitti e le prime incomprensioni, ci si allontana sempre di più, poi piano piano il desiderio che abbiamo dell’altro si assopisce e possono insorgere problemi sessuali come può verificarsi uno spostamento verso comportamenti trasgressivi, sesso dipendenti, perversi o ossessivi.
La sessualità che prima ci avvicinava e ci consentiva di conoscere l’altro e riconoscersi nell’altro ora fa scattare reazioni di difesa e di rabbia. E il sesso passa dall’essere una occasione di intimità e crescita all’essere occasione di scontro.
In questo panorama, la coppia sopravvive quando raggiunge un accordo su come essere in disaccordo.
I conflitti, infatti, in una copia non sono inevitabili è il modo di affrontarli che fa la differenza.
Ma come superare il conflitto e stare bene in coppia??
La coppia che arriva in terapia è una coppia che ha perso la propria intesa e il proprio equilibrio andando in crisi.
È inevitabile che superate le fasi iniziali di una relazione dove tutti noi tendiamo a fare bella figura, a mostrare la parte “migliore” e più accettabile di sé, presto o tardi anche i limiti e i difetti della nostra personalità emergeranno.
La gestione delle differenze fra i partner, ignorate nella fase di innamoramento, ma che emergono prepotentemente nel corso degli anni, costituiscono il vero banco prova della solidità della coppia. Una volta scoperte le differenze (nei gusti, nei desideri sessuali, nella quotidianità, nel tempo libero) ogni coppia prova inconsapevolmente a trovare un’originale soluzione di compromesso, che in certi casi si fonda sull’enfatizzazione dell’autonomia personale, in altri sulla necessità della condivisione.
La relazione di coppia oggi non si limita più alla famiglia e alla procreazione, e non si esaurisce neppure nella sessualità e nei sentimenti, ma mette in gioco molte altre dimensioni che portano inevitabilmente ad un confronto di personalità e di mentalità che può evolvere sia nella crescita sia nello scontro, più spesso entrambi.
Se manca una reciproca capacità di comunicare (e quasi sempre manca) e viene meno la negoziazione, inevitabilmente le prime incomprensioni, le prime delusioni, i primi conflitti, vanno ad accentuarsi fino a portare alla crisi.
In questa fase, l’intervento psico-sessuologico consente ad entrambi i membri della coppia di effettuare una scelta valoriale dell’altro basata sul godere di ciò che l’altro offre di positivo e sul valorizzare la relazione.
La natura trasformativa di un siffatto intervento è data principalmente da tre fattori: conoscere l’altro, conoscere se stesso nell’altro, cioè le proprie parti proiettate nell’altro, conoscere se stesso attraverso l’immagine che l’altro ci rimanda di noi.
Tutto ciò consente di operare in modo funzionale verso la risoluzione dei conflitti soggiacenti in modo da aiutare la coppia ad andare d’amore e d’accordo.
dr.ssa Anna Carderi