L’orientamento di cura all’infertilità consiste in un approccio medico-psicologico integrato, centrato sull’individuo nella sua globalità somato-psichica, psicosomatica e in un intervento che includa, ove necessario, la famiglia e l’ambiente sociale in cui egli è inserito.
Conseguentemente, nonostante in Italia la consulenza psicologica non sia obbligatoria per le coppie infertili, ogni centro deve avere un consulente psicologo di riferimento e l’équipe medica è tenuta a proporre ai pazienti la possibilità di contattarlo (legge 40/04).
L’importanza della consulenza psicologica e sessuologica alla coppia con problemi di infertilità è direttamente proporzionale al modo di reagire alla diagnosi di infertilità della coppia stessa.
Una modalità reattiva estremamente variegata e complessa, poiché dipendente non solo da fattori e abilità personali ma anche dalle reazioni delle persone significative e dalle credenze insite nella cultura di appartenenza.
Le reazioni emotivo-relazionali alla diagnosi di infertilità possono essere di tipo ansioso-depressivo poichè imperniate da un senso di inadeguatezza, autosvalutazione e attribuzione di responsailità che impatta sulla coppia con un emergere ed un aumento delle conflittualità e delle difficoltà sessuali, diminuzione di interesse per le attività e tendenza all’isolamento sociale.
La ferita narcisistica inflitta dalla diagnosi spesso innesca una serie di reazioni psicologiche che vanno dall’atteggiamento di rifiuto e/o perfezionista alla ricerca ossessiva della genitorialità, fino alla perdita di speranza, ritiro ed evitamento
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In questi casi l’opera di sostegno e contenimento psico-sessuologico mira a favorire e incrementare il senso di padronanza e di responsabilizzazione del paziente verso il proprio stato di salute, aumentare nella coppia la capacità di far fronte allo stress, favorire l’adattamento e la rielaborazione del conflitto e del lutto.
Inoltre, in tutti i casi di infertilità e procreazione medicalmente assistita (PMA) ricorrere al supporto psicologico consente di migliorare la gestione dell’evento in modo da favorire l’esito stesso del trattamento medico.
Dr.ssa Anna Carderi