L’infertilità e la sessualità interagiscono tra loro in modi diversi, spesso concatenandosi; le disfunzioni sessuali possono causare infertilità come l’infertilità può provocare delle vere e proprie disfunzioni sessuali.
L‘infertilità, oltre ad evidenze emotive come dolore, depressione, frustrazione, ansia e senso di colpa, perdita, lutto, mutilazione della possibilità di proseguire la propria specie e il proprio sé biologico, può comportare altre possibili conseguenze, quali la perdita di controllo e dell’autostima e soprattutto modificazioni nella vita sessuale e relazionale e nel rapporto con i propri genitali o con quelli del/della partner visti come non funzionanti.
In una coppia che cerca la gravidanza infatti, l’attenzione si sposta dal desiderio e dal piacere sessuale al concepimento e può trasformarsi in una vera e propria ossessione procreativa che nuoce all’attrazione sessuale.
Il sesso perde così la sua connotazione erotica e ludica riducendosi ad un impegno e la sfera sessuale può subire un condizionamento negativo, con diminuzione della frequenza e della spontaneità dei rapporti e insorgenza di disfunzioni sessuali transitorie, quali difficoltà nel raggiungere l’orgasmo, calo del desiderio, eiaculazione precoce, impotenza secondaria, incapacità di portare a termine il coito, vaginismo dispareunia.
Compito del sessuologo è sia preventivo che diagnostico.
Come le disfunzioni sessuali possono originare una infertilità di coppia, l’infertilità può dare origine a disfunzioni sessuali sia maschili che femminili.
A livello preventivo il sessuologo interviene all’interno della coppia e del singolo aiutando a superare gli stati di ansia e di angoscia correlati, a diminuire l’incidenza dello stress vissuto, a supportare i diversi contrasti comunicazionali, a fare scelte precise e oculate in merito alle soluzioni proponibili, a risolvere le difficoltà e le disfunzioni sessuali attraverso un counselling attento e positivo.
La consulenza è anche e soprattutto uno strumento di diagnosi utile a rilevare la presenza o l’assenza di difficoltà sessuali legate al problema riproduttivo quali vaginismo, dispareunia e dolori nel e fuori dal coito nella sfera femminile, o eiaculazione precoce, ritardata, retrograda o assente e disfunzioni erettili nella sfera maschile.
Tutte disfunzioni sessuali, che se non trattate , sono in chiaro conflitto con il concepimento.
Sono coppie, spesso “bianche” e “collusive”, che giunte alla soglia degli “anta” se pur ancora fertili decidono di optare per la procreazione medicalmente assistita anziché lavorare sulla presenza di eventuali componenti psicogene che possono concorrere alla disfunzione e così sbloccare una situazione di tensione e ansia che interferisce con sessualità che spesso dura da anni.
In quest’ottica il lavoro con le coppie infertili, è improntato al recupero dell’intimità emozionale, affettiva e sessuale, extra concepimento, all’elaborazione del lutto che caratterizza il difficile passaggio da un concepimento spontaneo e naturale ad un concepimento assistito e medicalizzato e, soprattutto al recupero del “dialogo affettivo-emotivo”.
Inoltre, la terapia di coppia, lavorerà sulla sessualità della coppia, con l’obiettivo di recuperare una sessualità spontanea, ludica e comunicativa, scevra dalla dimensione dell’obbligo e del dovere, per far abitare la sessualità nella stanza dei giochi.
Infine, la consulenza può fornire un prezioso aiuto nell’affrontare i trattamenti di fecondazione assistita e il loro eventuale fallimento.
dr.ssa Carderi Anna